Insieme all'ASTAG come partner di cooperazione, la DEAR Foundation-Solidarité Suisse ha sviluppato un programma di formazione per consentire agli interessati di ottenere una licenza di condurre di…
La frattura dell'imballaggio
L'UE vuole modificare il decreto sugli imballaggi. Ma l'industria tedesca degli imballaggi si oppone. Non è ancora chiaro chi avrà la meglio.
Si tratta del Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (PPWR). Il regolamento fa parte del Green Deal europeo e costituirebbe una revisione dell'attuale regolamento sugli imballaggi. In sintesi, l'obiettivo sarebbe quello di rendere alcuni materiali di imballaggio in Europa più uniformi e più riciclabili e quindi presumibilmente più sostenibili, scrive Swiss Recycling.
Tuttavia, ci sono resistenze, soprattutto per quanto riguarda gli imballaggi riutilizzabili. Lo dimostra uno studio della Gesellschaft für Verpackungsmarktforschung (Società per la ricerca di mercato sugli imballaggi ) per conto della Verband der Wellpappen-Industrie e.V. (Associazione dell'industria del cartone ondulato): Quanto più concretamente vengono attuate le norme per gli imballaggi riutilizzabili, tanto meno cartone e più plastica dovranno essere utilizzati.
Elezioni con influenza sulla regolamentazione?
Inoltre, si dovrebbero percorrere più chilometri per il trasporto e sarebbe necessario più spazio per lo stoccaggio, perché il cartone non può essere semplicemente riciclato. E soprattutto nel caso di merci importate, potrebbero sorgere problemi o svantaggi per l'ambiente: "È molto probabile che in futuro milioni di grandi elettrodomestici debbano essere reimballati in contenitori riutilizzabili alla frontiera dell'UE. In questi casi, per ogni prodotto verrebbero utilizzati due imballaggi per il trasporto, il che è chiaramente il contrario dell'efficienza e della protezione dell'ambiente", afferma Steffen Würth, presidente dell'Associazione del cartone ondulato, in un comunicato stampa.
Non è chiaro se il regolamento verrà attuato e quale impatto avrà sulla Svizzera. Perché: a livello europeo, le elezioni si terranno intorno alla metà del 2024. Allora la procedura e quindi anche l'ordinanza potrebbero essere riavviate, scrive Swiss Recycling. Non è quindi chiaro chi avrà la meglio alla fine di questa disputa.