Competizione & Mercato

Obiettivi di delocalizzazione irrealistici costerebbero almeno 28 miliardi di franchi e metterebbero a rischio l'approvvigionamento di merci nel Paese

| Aggiornato il 07.03.2025 | da ASTAG, economiesuisse, Schweizerischer Gewerbeverband

Il traffico ferroviario merci ha urgente bisogno di essere modernizzato. Tuttavia, l'attenzione attuale si concentra sugli obiettivi di trasferimento modale, che sono difficilmente raggiungibili. Un maggiore trasferimento verso il trasporto su ferrovia in Svizzera comporterà costi di ampliamento della ferrovia di almeno 28 miliardi di franchi per i contribuenti e una perdita di potere d'acquisto per i consumatori. L'ASTAG, l'associazione di categoria ed economiesuisse sono favorevoli a una correzione. Ferrovia e strada devono lavorare insieme, per un trasporto economico, sicuro e pulito.

Gueterverkehr leere Schienen

Il trasporto merci su ferrovia in Svizzera deve essere modernizzato. Questo è l'obiettivo della revisione della legge sul trasporto merci. Dopo il Consiglio degli Stati, il Consiglio nazionale si è occupato del progetto di legge. Gli interessi dei consumatori e delle imprese e le sinergie tra ferrovia e strada dovrebbero essere al centro. Tuttavia, il secondo Consiglio ha un approccio diverso su un punto cruciale: vuole aumentare la quota di mercato delle ferrovie con una nuova disposizione nella legge sul trasporto merci. Contrariamente agli sviluppi del mercato e alle esigenze dei clienti.

Il "costo zero" non è una soluzione

Il governo federale prevede una crescita del trasporto merci del 31% entro il 2050. Per far fronte a questa crescita e mantenere più o meno stabili le quote di mercato della ferrovia e della strada sono necessari investimenti massicci, in particolare i circa 750 milioni di franchi che il Parlamento sta attualmente programmando con la legge sul trasporto merci. Anche la piena attuazione del programma di espansione ferroviaria del 2035, con un costo di circa 28 miliardi di franchi, non sarebbe sufficiente a spostare in modo significativo le quote di mercato. Inoltre, ci sarebbero ulteriori e costanti sovvenzioni per il traffico ferroviario merci e l'aumento dei prezzi dei trasporti. Questi ultimi stanno già crescendo molto più velocemente degli altri prezzi alla produzione, alimentando così la perdita di potere d'acquisto.

Necessaria una correzione di rotta

Nel complesso, l'obiettivo del trasferimento modale nazionale rimane quindi una pericolosa chimera. Il conto lo pagherebbero i contribuenti, i consumatori e le imprese. Questo non avrebbe senso nemmeno in termini di politica climatica e ambientale, in quanto rallenterebbe la decarbonizzazione delle strade. L'ASTAG, l'associazione di categoria ed economiesuissse sono quindi convinte che sia necessaria una correzione di rotta, a vantaggio di una fornitura sostenibile di merci nel nostro Paese.

 

 

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Reto Jaussi, Direttore ASTAG, 031 370 85 85

Alexander Keberle, membro del Comitato esecutivo di economiesuisse, 079 530 61 67

Urs Furrer, Direttore di sgv, 079 215 81 30