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"Gigaliner": in Svizzera non c'è posto!
L'UE sta ora valutando l'ammissione generale di autocarri con una lunghezza massima di 25,25 metri anche per il traffico transfrontaliero. L'argomentazione principale è che con l'uso dei cosiddetti "gigaliner" è possibile gestire un maggior numero di ordini con un minor numero di viaggi e che il traffico pesante provoca quindi meno emissioni di CO2. In Svizzera, tuttavia, l'infrastruttura stradale, la topografia e i processi logistici non sono adatti a veicoli più lunghi o più pesanti. L'ASTAG rifiuta una modifica degli attuali pesi e misure.
I fatti più importanti in breve
- La Commissione UE vuole modificare la lunghezza massima di ammissione dei camion da 18,75 a 22,25 metri.
- I cosiddetti "Gigaliner" saranno ora generalmente ammessi nel traffico transfrontaliero.
- La Svizzera non è adatta all'uso dei "Gigaliner" per diversi motivi.
- L'ASTAG non vede quindi la necessità di intervenire.
Situazione iniziale
La Commissione europea intende modificare la direttiva 96/53/CE sui pesi e le dimensioni dei veicoli commerciali. I cosiddetti "Gigaliner", ossia gli autocarri con una lunghezza massima di 25,25 metri, devono essere autorizzati a circolare liberamente nel traffico transfrontaliero. Finora la loro ammissione era limitata al traffico interno ai singoli Stati dell'UE e, in presenza di un accordo bilaterale, al traffico tra due Paesi. Non è ancora chiaro se il limite di peso di 40 o 44 tonnellate (trasporto combinato) sarà aumentato a 60 tonnellate. In ogni caso, ci si può aspettare una pressione da parte dell'UE affinché i "Gigaliner" siano ammessi anche sulla rete stradale svizzera.
La nostra valutazione
La discussione sui "Gigaliner" non è nuova. Il Consiglio federale e il Parlamento se ne sono già occupati nel 2009: sulla base di tre iniziative (NE / LU / GE) e di una mozione della Commissione dei trasporti del Consiglio nazionale KVF-N, si è deciso allora di stabilire la lunghezza massima degli autocarri - così come il peso totale ammesso - nella Legge sulla circolazione stradale SVG anziché solo a livello di ordinanza. Da allora, gli adeguamenti devono essere sottoposti al parlamento, ovvero è possibile indire un referendum.
Nell'UE la prassi è stata più liberale. In Svezia e Finlandia, i "gigaliner" sono ormai diffusi. Nei Paesi Bassi, in Belgio, Danimarca, Spagna, Portogallo e Repubblica Ceca il loro uso è in fase di sperimentazione. La Germania ha svolto un ruolo fondamentale. Inizialmente, solo i test drive con camion lunghi fino a 25,25 metri erano consentiti su strade selezionate. Il peso massimo è rimasto invariato. Negli anni successivi, tuttavia, la rete di percorsi è stata ampliata a tal punto che i "Gigaliner" possono guidare dal Mare del Nord al confine con la Svizzera. Dal 1° gennaio 2017, l'operazione di prova è stata trasformata in operazione permanente. La Germania ha anche concluso un accordo con i Paesi Bassi che consente ai camion lunghi di attraversare il confine tra i due Paesi. Nonostante il forte sostegno tedesco, è ancora aperta la possibilità di un'ammissione generale dei "Gigaliner" nel traffico transfrontaliero - come prossimo passo. L'Austria, in particolare, è contraria. Tuttavia, la questione sarà probabilmente all'ordine del giorno nelle negoziazioni tra Svizzera e UE sulle future relazioni bilaterali.
La nostra posizione
Ci sono argomenti a favore e contro l'ammissione dei "Gigaliner". Dal punto di vista dell'ASTAG, occorre tenere conto in particolare dei seguenti punti:
- estensioni costose: L'intera infrastruttura stradale svizzera è progettata per le masse e i pesi finora abituali. Per i veicoli più pesanti e/o più lunghi, sarebbe necessario adattare ponti, rotatorie, strade di scorrimento, ecc.
- Perdita di fondi per le strade: A causa della problematica del traffico, che aumenta di anno in anno, l'infrastruttura stradale deve essere ampliata in modo selettivo, oltre alle misure di ristrutturazione/manutenzione. Più vengono effettuati ampliamenti specifici per i "gigaliner", minore è la disponibilità di fondi per l'ammodernamento fondamentale della rete stradale.
- Natura su piccola scala della Svizzera: nel traffico interno si percorrono tendenzialmente brevi distanze tra diversi punti di raccolta/consegna. L'uso di "gigaliner", la cui efficienza aumenta con l'aumentare della distanza senza operazioni di carico, non è quindi conveniente solo per motivi logistici.
- CH topografia: la manovrabilità dei "Gigaliner" (manovrabilità, accelerazione) è limitata rispetto ai veicoli convenzionali. Le numerose pendenze e curve che compongono la topografia svizzera non sono adatte a loro.
- Rischio per la sicurezza stradale: nonostante i materiali ausiliari (ad es. telecamere, assistenti), il campo visivo dei conducenti si restringe quanto più lunghi sono i lati del veicolo. Di conseguenza, nei "Gigaliner" l'angolo morto è più grande, con effetti negativi sulla sicurezza stradale.
- Vantaggi per il traffico di transito: in Svizzera, i "gigaliner" potrebbero essere utilizzati relativamente poco per i motivi citati. Il maggior beneficiario sarebbe il traffico di transito internazionale, che tuttavia, secondo l'art. 84 della Costituzione federale, è di competenza della ferrovia.
- Vantaggi per gli spedizionieri: gli investimenti aggiuntivi che dovrebbero essere fatti per acquistare i "gigaliner" difficilmente possono essere ammortizzati. Il motivo è che una maggiore efficienza non porterebbe a rendimenti più elevati, ma l'esperienza dimostra che porterebbe a una riduzione dei prezzi di trasporto a vantaggio dei caricatori.
Un motivo importante per gli sforzi nell'UE è il possibile contributo dei "gigaliner" a una logistica più verde possibile. In Svizzera, tuttavia, la situazione iniziale è diversa. L'ASTAG è quindi contraria a un adattamento delle prescrizioni esistenti. Le dimensioni (16,50 e 18,75 metri) e i pesi (40 e 44 tonnellate) attuali hanno dato prova di sé e soddisfano i requisiti.