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Edilizia sostenibile: Innovazione del calcestruzzo a neutralità carbonica con il biochar
Il "Concrete & Asphalt Lab" dell'Empa sta portando avanti la ricerca sull'utilizzo dell'industria edilizia come serbatoio di CO2. Integrando il biochar nel calcestruzzo, si sta studiando il potenziale di materiali di costruzione neutralità carbonica o addirittura CO2-negativi. Il carbone di legna viene trasformato in pellet per sostituire gli aggregati disponibili in commercio.
Nel tentativo di raggiungere una Svizzera neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050, sono necessarie strategie e processi che abbiano un'impronta di carbonio negativa. Queste cosiddette tecnologie a emissioni negative (NET) dovrebbero compensare le emissioni rimanenti nel 2050 e contribuire a garantire che il risultato del calcolo delle emissioni sia in definitiva "netto zero". L'industria delle costruzioni, in quanto uno dei principali responsabili delle emissioni, ha un obbligo particolare, poiché circa l'otto per cento delle emissioni globali di gas ad effetto serra è causato dalla produzione di cemento.
Pellet invece di biochar poroso
Il biochar è costituito in gran parte da carbonio puro. A differenza della variante non trattata nel calcestruzzo, la sua integrazione in pellet offre dei vantaggi: Il biochar assorbe meno acqua e additivi durante la produzione del calcestruzzo. Nel comunicato stampa del governo federale, il ricercatore dell'Empa Mateusz Wyrzykowski spiega che questi aggregati leggeri sono già noti da altri materiali, aumentando così la loro idoneità all'uso pratico.
Emissioni nette con i pellet di carbonio
I ricercatori utilizzano un miscelatore rotante per trasformare il biochar con acqua e cemento in pellet. Questi pellet vengono integrati nel normale calcestruzzo e, con una proporzione del 20% di pellet di carbonio in volume, raggiungono emissioni nette zero. Il calcestruzzo leggero con il 45% di pellet di carbonio produce addirittura emissioni negative pari a meno 290 kg di CO2/m3, rispetto al calcestruzzo convenzionale con più 200 kg di CO2/m3.
Carbonio dall'atmosfera per un'edilizia sostenibile
Il capo dipartimento Pietro Lura sottolinea che la ricerca del suo laboratorio è un contributo decisivo al raggiungimento degli obiettivi climatici. Non solo vede il biochar come un'importante fonte di carbonio, ma sta anche portando avanti il concetto di "Mining the Atmosphere", che estrae dall'atmosfera gas metano sintetico e carbonio solido per materiali da costruzione sostenibili.